Puntualizzazioni di Antonio Bari

IMG_6948Come tutti sapete dal primo gennaio 2018 è entrato in vigore il nuovo regolamento della classe scritto secondo lo schema che World Sailing ha chiesto di adottare a tutte le classi internazionali.
In realtà di nuovo nel regolamento 2018-2020 c’è ben poco, in quanto tutte le novità erano già state anticipate in quello del 2017, scritto però ancora secondo lo schema in vigore nello Snipe da 80 anni. Come prassi, e come stabilito nella Costituzione della Classe, il regolamento va aggiornato nell’anno post-olimpico, per cui il 98% delle modifiche erano già in vigore da un anno. Cambiamenti nel corso del quadriennio possono essere approvati solamente se ritenuti necessari quando la regola esistente si dimostri errata, inefficace o penalizzante. E così è stato. Nel regolamento 2018 una sola regola è stata modificata rispetto all’anno precedente.

In occasione della prima nazionale ho fatto un rapido giro tra le barche per vedere se le modifiche introdotte nel 2017 fossero state recepite dai concorrenti, senza entrare nei dettagli però, mi sono limitato solo alle cose macroscopiche. E con mio stupore mi sono accorto che meno di 10 barche erano in regola. Vediamo quindi i principali punti da controllare per evitare spiacevoli inconvenienti.
Ritenuta della deriva: da ormai 5 anni la deriva può essere tenuta sollevata utilizzando la tavoletta o il gancio. Sono vietati tutti i vecchi sistemi con cimette ed elastici. Il cavetto di ritenuta deve essere lungo al massimo 610mm dalla faccia superiore della cassa di deriva alla parte interna del grillo (obbligatorio) che lo fissa alla deriva. Il foro sulla deriva a cui fissare il grillo deve, per forza di cose, essere sopra la linea che collega la parte bassa dei fermi che bloccano la deriva quando è totalmente abbassata. Tutto questo può facilmente essere predisposto dal proprietario della barca. Bastano pochi minuti.
Strisce sull’albero e sul boma: devono essere alte 25mm ed essere dipinte o nastrate (non usate nastro da elettricista, con il caldo si stacca!) di colore contrastante e ben visibile. La difficoltà è come quella del punto sopra.
Numeri velici: dallo scorso anno non è più obbligatorio utilizzare il numero velico della barca o quello di una barca di cui si è proprietari. Unica limitazione quella che il numero deve essere reale (quindi di una barca esistente) e soprattutto che il numero corrisponda ad una barca che ha pagato l’associazione per l’anno in corso. Questo vale per qualsiasi regata a qualsiasi livello.
Sticker: l’adesivo che certifica l’associazione alla Classe è sempre stato obbligatorio. Dallo scorso anno è anche obbligatorio lo sticker che indica numero velico, quantità e posizione della zavorra. Questo adesivo (che d’ora in poi chiamerò “patacchino” per distinguerlo da tutti gli altri adesivi) può essere applicato solo da uno stazzatore nazionale, non da quello di flotta.
Nel corso dell’anno i nostri stazzatori nazionali (sono pochi, per cui il processo sarà un po’ lento) nel corso delle regate provvederanno, certificato di stazza della barca alla mano, ad applicare il patacchino. Chi ovviamente intende partecipare ai Mondiali Master, Femminile o all’Europeo avrà la precedenza. Al campionato Italiano tutte le barche iscritte dovranno essere in regola.
A Trieste farò qualche controllo su cose meno macroscopiche. Aspettatevi quindi un altro articolato come questo.
Antonio Bari
SCIRA Rules Committee Chairman