Dalla penna di Renato Bruni il resoconto della trasferta in Giappone:
“Sperimentare l’incredibile organizzazione giapponese sarebbe stato motivo già sufficiente per affrontare la lunga trasferta a Fukuoka. Nulla di simile è dato di vedere in qualsiasi evento velico nel mondo occidentale. La cultura dell’ospitalità di questa parte del Giappone, uniti alla cura estrema per i dettagli e il senso della puntualità lasciano sbalorditi.L’organizzazione a terra prevedeva posti preassegnati per le barche sull’enorme piazzale, una ventina di aiutanti per portare le barche dalla piazzuola all’acqua; questo personale era istruito per fare tutto, anche alzare o arrotolare le vele o coprire la barca; ovviamente chiedendo il permesso (!) lavorando in silenzio e congedandosi sempre con inchino.
Manco a dirlo, al ritorno dalle regate questi ragazzi erano in acqua fino al collo per prendere le barche, smontare il timone, spingere la barca sul carrello di alaggio già pronto. Se ci si distraeva si correva il rischio di ritrovare la propria imbarcazione già disarmata lavata e impacchettata nel proprio posto numerato e riservato.
In acqua, il lavoro del comitato di regata è stato impeccabile e degno di regate di rango anche superiore. L’organizzazione della regata non ha lasciato nulla al caso. Le boe di disimpegno era nera, a fianco di quella arancione di bolina; il disimpegno quindi era praticamente invisibile quando non serviva.
Il vento e le condizioni atmosferiche sono rimaste le uniche variabili fuori controllo, ed infatti hanno messo a prova il comitato che è stato costretto ad utilizzare il giorno di riposo e a svolgere alcune prove con vento superiore al limite dei master. Alla fine si sono svolte sei prove su sette.
Le cerimonie di inaugurazione e premiazioni si sono svolte con sfarzo e solennità, con la partecipazione di autorità locale e nazionale, includendo il presidente della federazione vela giapponese; oltre naturalmente ai rappresentanti SCIRA mondiale (particolare per noi impensabile, le autorità locali di più alto rango si sono presentate quindici minuti prima dell’ora prevista del loro intervento…)
L’organizzazione non ha fatto mancare pranzo (al sacco) e cena (quasi di gala) con cadenza quotidiana per tutta la durata della manifestazione. La cena sempre arricchita da manifestazioni di cultura giapponese, dal combattimento dei samurai ai gruppi musicali folcloristici.”