Terza Zonale Snipe – Acquafresca 26/27 settembre 2020

di Silvano Zuanelli – ZUA

Bene, iniziamo dalla fine!

Domenica 27 settembre, sveglia all’alba, 6 del  mattino, che sonno!

Lavatina con acqua fredda per svegliarsi, piccola colazione con latte e biscotti “Pan di Stelle” (buoniii), ricordarsi di salutare la Signora, inserimento nel borsone vela delle ultime cose, scopo, non patire il freddo quando sarò giunto al Circolo di Acquafresca, per scendere in acqua alle 8, dico “otto” del mattino, con Peler, per fare la prima prova della seconda giornata di regata dell’ultima zonale Snipe della XIV, in linea di partenza  alle 8,30.  Penso a tutto questo, scendendo le scale di casa mia, sbucciando una banana che mi mangio alla guida della macchina, mentre vado a prendere il mio giovane prodiere “Burli” Burlon cui avevo dato appuntamento alle 6,30 sotto casa sua.  Oplà, tutti e due in macchina, a quell’ora senza carrello di mezzo, sfrecciamo veloci sulle strade semideserte e in un’ora esatta completiamo i 70 km, più di curve che di rettilinei che ci separano dal Circolo.

Parcheggiamo  la macchina, armiamo la barca e poi subito ad indossare i capi da vela, chi umidi chi bagnati del giorno prima, cercando di mantenere la temperatura corporea ad un livello accettabile, per non pensare di essere, in muta sul monte Bianco a sciare al 31 gennaio.  Anche gli altri equipaggi sono già bardati, pronti per la sciata giù dal monte Bianco.  Alle otto siamo tutti pronti per scendere in acqua, le Star e gli Ufo 22 sono già in navigazione verso la barca giuria, che si trova sul lato bresciano del Garda a sud di Campione. In attesa di iniziare le operazioni di varo, veniamo fermati a terra da una comunicazione del comitato di Giuria che ci dice di attendere nuove disposizioni relative all’orario. Non ci rimane allora, come si fa di solito in questi casi, far chiacchiere e saltelli sui piedi per non gelare il sangue, osservando nel frattempo il campo di regata difronte a noi, dove vengono date regolari partenze a Star e Ufo. A questo punto, il conciliabolo diventa un po’ più critico nei confronti di chi non ci fa scendere in acqua… perché loro si e noi no? Cosa ci siamo alzati a fare all’alba… io disarmo e vado a casa… io accendo il fuoco (questo non l’ha detto nessuno, ma forse lo pensavamo), dopo un po’ di battibecco sul da farsi, veniamo avvisati di attendere ancora, perché  le condizioni di vento  sul campo di regata sono di 22/24 nodi di media e raffiche da 26/28 e siccome non possono posare un triangolo per la nostra classe, le poppe non si concilierebbero con l’intensità del vento, come da nostro regolamento!!!  Quindi si rimane ancora a terra e quando il vento calerà, saremo invitati a scendere in acqua per effettuare le prove.

Non ricordo bene l’ora, ma credo fossero circa le 9.30, quando dalla barca giuria veniamo avvisati di raggiungere il campo di regata perché il vento era calato di intensità.  In breve tempo abbiamo messo i nostri Snipe in acqua, praticamente in assenza di vento nella zona dello scivolo ed anche nei  primi 100/200 metri dalla costa.  Infatti  dal gommone assistenza ci viene pure offerto il traino verso  la linea di partenza,  avvisandoci comunque che più avanti avremmo iniziato ad incontrare il Peler.  Così è stato, da una zona tranquilla, quella della sponda orientale del Garda, all’ombra del monte Baldo, a quella della sponda occidentale, lato bresciano del Garda, dove solo verso quell’ora iniziava a trapelare qualche piccolo raggio di sole, ci siamo accorti di quello che dal Circolo non si notava, ovvero, che c’era ancora un ventone della madonna, da planare al lasco.  Giunti tutti in zona barca giuria, riceviamo velocemente i 5 minuti e si parte per la prima prova del mattino, con un Peler molto sostanzioso (20/22 kn), che obbliga a fare il primo bordo mure a sinistra a terra dove è meno intenso, la bolina è lunga, la stessa delle Star e degli Ufo, verifichiamo un 15 minuti con ventone,  la poppa vola in un batter d’occhio, siamo già alla boa pronti per la seconda bolina, va ricordato che il comitato ci ha sempre ridotto la lunghezza della seconda bolina rispetto alla prima, di modo che le nostre prove sono sempre rimaste entro il limite dell’ora.

La seconda prova di giornata, scorre via velocemente, con il sole che finalmente ci accompagna e con il  Peler che inizia a calare di intensità, permettendoci comunque di fare un’altra bella prova impegnativa e di essere a terra già a mezzogiorno.  Poi solito lavoro di routine, disarmare, caricare tutto sui carrelli, prendersi anche quei unici dieci minuti di pioggia che ti fanno dire le mali parole.  Abbiamo anche il tempo di mangiare la pasta al ragù che il Circolo aveva preparato per tutti i regatanti, prima che perdesse il suo calore ed ai più veloci di noi (sia in acqua che a terra), ancora in tenuta da vela, di partecipare alla premiazione.

Che dire, a dispetto di tutte le previsioni meteo catastrofiche, che hanno lasciato qualche equipaggio nei loro caldi letti del mattino, il sabato è stato un pomeriggio tiepido e soleggiato con un bel vento da nord che ha permesso di effettuare tre belle prove, io solo due perché mi sono attardato a chiacchere ed ad osservare le Star e gli Ufo22 che iniziavano la prima prova, solo quando gentilmente la signora Adriana Bruni, mi si avvicina e dice: ma che fate… non vedete che è già partita la prima prova!!!. Allora lo Zua chiacchierone e godereccio si è deciso a mettere in acqua lo Snipe, bagnarsi le ginocchia e partecipare alle altre due prove, così non ho fatto una gran fatica a fare il mio scarto.

Un grande grazie per la partecipazione ai due equipaggi della tredicesima zona, coniugi Rochelli Fabio e Daniela e Pietro Fantoni con Marinella Gorgatto, che dopo la trasferta di Pescara della settimana prima, si sono rimessi in viaggio per venire a regatare da noi. Tiratina d’orecchi a quelli della nostra zona per manifesta “nuvolosità”, specialmente a chi piace regatare con ventone!!! Un bravo anche alla giuria per il posizionamento del campo di regata che ci ha permesso di regatare rimanendo entro i sessanta minuti previsti dalla nostra Classe e per averci lasciato giustamente a terra domenica mattina in attesa di condizioni meteo accettabili per il nostro standard, senza farci incorrere in difficoltà inutili.

Vi allego la classifica del Campionato Zonale che vede due diversi vincitori; Rochelli per la classifica valida ai fini della ranking list ed Alberto Schiaffino con i prodieri Andrea Cabrini e Francesco Scarselli per la Classifica Zonale FIV ed alcune foto.

Arrivederci allo zonale 2021

Zua

Campionato Italiano Assoluto: il report di Beppe D’orazio

Pescara 2020

Prosperi –Schiaffino Jr  a sorpresa (ma non troppo)  si aggiudicano il Campionato Nazionale Snipe a Pescara

In uno degli anni piu’ difficili per la vela e per lo sport in generale Pescara si e’ trovata fortunosamente ad ospitare nuovamente dopo 10 anni un Campionato assoluto.  Annullate d’ imperio  le prime tre nazionali per le restrizioni  legate alla pandemia, rinviate al 2021 tutte  le altre manifestazioni  importanti di questo anno Pescara ha così potuto trasformare l’ ultima nazionale in calendario nel piu’ importante evento Snipe  del 2020.

All’ interno delle accoglienti strutture del Marina di Pescara la ASD La Scuffia, che da pochi anni ha affiancato alle sue classiche  regate d’ altura la attivita’ derivistica, e’ riuscita ad organizzare uno dei piu’ bei campionati degli ultimi anni. 

Sotto la regia attenta di un comitato di regata di alto livello sono state portate a termine nove prove in tre giorni  in condizioni di vento abbastanza stabile ma con condizioni di mare e corrente molto  piu’ variabili ed assai  difficili da interpretare.

La classifica ha percio’  visto alternarsi nelle prime posizioni gli equipaggi piu’ in forma, non a caso sempre i soliti, con la zampata finale del riccionese Peppe Prosperi che e’ stato favorito dalla maggior conoscenza di onde e correnti. Non e’ stato pero’  solo un caso dato che per tutto il 2019 ha con umilta’ abbandonato nelle regate importanti il timone per andare a scuola e completarsi a prua; Andrea  Schiaffino, da  figlio d’ arte, ha completato l’ opera.

Al 2^ posto l’ equipaggio norvegese  Steffen Skionberg  e Maj Kristin Hansen che si e’ aggiudicato il Trofeo Patrizia Di Giammarco, istituito in ricordo di una persona speciale ; al 3^ posto l’ inedita coppia Lambertenghi- Contin seguiti dall’ equipaggio italo-brasiliano Piperno-Tinoco e da Bruni- Zampieri.

La classifica del Campionato Italiano vede nelle prime 5 posizioni Prosperi-Schiaffino, Lambertenghi-Contin, Bruni-Zampieri, Fantoni-Buzzetti e Marchetti-Sangiorgi.

D’Ambrosio- Orlandi sono risultati  primi  degli equipaggi locali della flotta Aternum, insolitamente numerosa con sette partenti.

Questo sara’ ricordato non solo come un bel campionato ma soprattutto come il campionato dei giovani; sara’ che mi sto facendo vecchio ma mi ha fatto un piacere immenso vedere tanti ragazzi parlottare  insieme sul prato e poi scendere bravi , silenziosi ed efficaci  in acqua.

Debbo a questo punto ringraziare chi ha consentito il buon andamento della manifestazione e credo di essere obiettivo dicendo che grazie al loro operato tutto e’  andato per il meglio:  

  • Il Sindaco di Pescara, Carlo Masci, l’ assessore allo Sport  Patrizia Martelli, Il Presidente del Comitato IX zona Domenico Guidotti, che sono stati vicini e fisicamente presenti  al campionato
  • Il Marina di Pescara che ci ha ospitato al meglio  mettendoci a disposizione un area riservata  e sottratta al traffico veicolare
  • Il  Circolo Velico La Scuffia di cui ricordo il lavoro instancabile del Presidente Marco Bovani  e dei tanti soci che si sono messi a disposizione o hanno messo a disposizione mezzi ed attrezzature; un pensiero in particolare a Sabrina Saino, sempre presente in giorni non facili per motivi personali
  • Il  Comitato di Regata ed il Comitato delle Proteste, presieduti  da Mario Napolitani e Ermanno Sfischio;
  • I regatanti tutti che in un anno difficile hanno partecipato numerosi e motivati all’ evento; tra questi un particolare ringraziamento a Daniela Semec, Pietro Fantoni, Alberto Schiaffino, Stefano Longhi, Dario Bruni e Pino Borghese che si sono impegnati a traghettare nella classe equipaggi giovani provenienti da altre classi.  
  • Il  gruppo della Flotta Aternum che gia’ dalla  primavera ha incoscientemente  creduto in questa manifestazione convincendo i vertici della Classe Snipe e gli organismi FIV  a seguirci in questa avventura

L’ unico errore,  veniale data la velocita’ con cui tutto si e’ svolto, si e’ verificato nella premiazione quando non e’ stata menzionata la classifica overall  ma solo quella  del campionato italiano, dimenticando i concorrenti stranieri con cui, a nome di tutti,  mi scuso.

                                                                                                   Peppe D’Orazio