Hall of Fame 2020

Un grande onore per la Classe Italiana apprendere che Giorgio Brezich è stato inserito nella Hall of Fame, che per il 2020 ha premiato 8 Snipisti (10 lo scorso anno e 5 per i prossimi anni) che hanno contribuito a rendere grande la nostra Classe.

http://www.snipetoday.org/articles/exchange-views/2020-hall-of-fame-inductees/

https://snipe.org/

Questi i premiati 2020

Giorgio Brezich (ITA)

Giorgio Brezich, nato a Trieste nel 1940, ha iniziato ad andare in Snipe molto giovane. “La mia storia sullo Snipe inizia quando avevo sei anni ed ho cominciato a fare da prodiere non per mia bravura, ma per il mio scarso peso.”

Come velista Giorgio ha vinto in tutto 3 titoli italiani juniores e 9 titoli italiani assoluti. Ha inoltre ricoperto il ruolo di Segretario nazionale italiano dal 1988 al 1995 e ha passato molti anni nel Board of Governors della SCIRA internazionale, con un mandato come SCIRA Commodore nel 1996. E’ stato Chairman del Rules Committee per quasi due decadi e ha aiutato a rendere più chiare e uniformi le regole di stazza. Questo interesse probabilmente risale ai Campionati europei juniores del 1959, come egli stesso ricorda con questo aneddoto:

“Per motivi di viaggio il prof. Vidulich (nostro accompagnatore), il prodiere Franco Ostoich e io arriviamo sul posto all’ultimissimo minuto, a stazze ormai concluse. Però eravamo attesi e quindi, per far le cose più in fretta, io mi sono occupato della barca e Franco delle vele. Ad operazione conclusa, barca tutto a posto e le vele quasi tutte fuori stazza. Allora non c’era limite e quindi avevamo presentato cinque mute complete e di queste solo una era stata accettata, le altre risultavano tutte “troppo piccole”. Dopo lunga e accurata indagine, sono venuto a sapere che lo stazzatore aveva predisposto i segni di randa e fiocco a terra e che tutto quello che non coincideva veniva rifiutato. Non era corretto, ma potevo io, a 19 anni, andare contro uno stazzatore internazionale? Per fortuna era presente Vieri Lasinio (Segretario Nazionale italiano ed Europeo) al quale spiegai l’errore commesso dallo stazzatore e, dopo lunga discussione con lo stazzatore stesso, la ebbe vinta e vennero rimisurate tutte le vele. Allora mi sono riproposto di entrare nel sistema per avere voce in capitolo”.

Il primo Snipe con cui Giorgio naviga è “Quarner”, di proprietà del suo club, la Triestina della Vela. Vince il suo primo Campionato italiano juniores nel 1957 a Riva del Garda con Franco Ostoich, suo prodiere su “Bon II” #6370.

Nel 1957 Giorgio vara il Barbanera I #11012, costruito da Aldo Brezich (il papà di Giorgio), su progetto di Giuseppe Fabian, carpentiere capo del Cantiere Navalgiuliano a Porto Lido. Con questa barca Brezich e Ostoich vincono altri due Campionati Juniores nel 1959 e nel 1960. Seguiranno Barbanera II #11593 nel 1960, Barbanera III # 13908 nel 1963, disegnato da D’Isiot e costruito in okoume dal padre di Giorgio, e Barbanera IV #15790 nel 1966. Con queste barche Giorgio vince il Campionato italiano nel 1967, 1970 e 1973 con Giorgio Ferin. Nel 1972 vince il Campionato Sud Europeo con Roberto Vencato e nel 1973 il Campionato del Mediterraneo con Sergio Morin.

Nel 1973 Giorgio, sempre attento alle innovazioni, compra la prima barca in vetroresina uno Skipper, cui seguiranno alcuni Lillia e infine i Persson. Con queste barche in vetroresina Giorgio continua la sua rotta vincente ai Campionati italiani nel 1974, 1976 e 1978 con Piero Napp, nel 1979 e 1981 con Marco Penso e nel 2000 con Lucio Penso.

Giorgio ha ricoperto il ruolo di Segretario nazionale italiano dal 1988 al 1995, ma è conosciuto in tutto il mondo per i molti anni di attività nella SCIRA internazionale. E’ stato membro del Rules Committee dal 1988 al 1995.

Nel 1996, dopo i Mondiali Snipe di Rimini nel 1995, è stato eletto Commodoro della SCIRA. Sul numero di gennaio 1996 dello Snipe Bulletin, ha scritto: “E’ un grande onore e un piacere essere eletto in un ruolo così importante nell’organizzazione della Classe Snipe. … Inoltre, il 1996 sarà il 50 anniversario dell’inizio della mia carriera velica sullo Snipe, poiché ho iniziato a sei anni ed è una fantastica coincidenza essere Commodoro quest’anno! L’essere stato coinvolto nella classe per così tanto tempo significa che ho visto personalmente l’evoluzione delle barche, delle attrezzature e delle vele. Io credo nell’evoluzione senza una traumatica rivoluzione. Lo Snipe deve mantenere la sua filosofia, ma accettare la tecnologia del momento. Selezionando con attenzione le innovazioni manterremo lo Snipe sempre aggiornato e attrattivo per i migliori campioni e per gli equipaggi familiari che sono il cuore della nostra Classe.”

Dal 1997 al 2012 è stato Presidente del Comitato delle regole (Chairman of the Rules Committee), vigilando sulle regole di classe con estrema competenza e rigore. Sempre presente agli eventi internazionali, ha tenuto seminari e workshop sulle tecniche delle operazioni di stazza a San Diego, Santiago de la Ribera, Punta del Este, Porto, Rungsted e in altri luoghi. Ciò ha notevolmente aiutato la classe a unificare le tecniche di stazza in tutto il mondo.

Grazie al suo duro lavoro, le regole di Classe sono state aggiornate e rese più chiare. L’ultima bozza del Rule Book è l’ultimo regalo di Giorgio e dei suoi colleghi del Rules Committee.

Giorgio si è ritirato dalle regate nel 2010, ma ha continuato la sua attività nello SCIRA Board of Governors fino al 2012 e anche dopo come stazzatore; segue ancora attivamente la Classe Snipe ed è un’inesauribile fonte di consigli grazie alla sua esperienza e competenza tecnica. Festeggia il suo 80° anno nel 2020, come inductee nella SCIRA Hall of Fame.

Il Campionato Italiano di Giuseppe Prosperi

“No se preocupe signor Giuseppe,  estoy io con la signora Fernanda” mi ha detto Nina con tono rassicurante.

Al campionato di Pescara voglio esserci, dopotutto si tratta solo di un fine settimana lungo:  lasciare il lavoro per partire il giovedì mattina  non è una mancanza di responsabilità così grave; considerando poi  che incontrerò tanti amici, ne vale la pena.

Mercoledì ore 17:30  mi accorgo che la chiusura del portellone del baule della mia auto è irrimediabilmente rotta: in questo stato domani non riuscirò a partire! Invoco il Protettore dei proprietari di carrette sgangherate  e come d’incanto si compie il primo miracolo: in meno di un’ora….. trovato il ricambio e montato: palla al centro!

ore 19:30 nella fretta non mi rendo conto che a metà settembre il sole tramonta a quest’ora ed in un attimo si fa buio: lo sanno anche i bambini, (c’è scritto anche sul calendario di Frate Indovino), ma per fortuna sono già arrivato al circolino. Inizio a smontare l’albero per  poi caricare la barca sul carrello stradale;  ma cavolo, come posso farcela da solo!!??  Nemmeno Vasilij Alekseev ce la farebbe….al buio!

Non faccio in tempo ad invocare alcun protettore, che mi si materializza dalle tenebre, il giovane Filippo istruttore di vela pronto ad aiutarmi: prima di rendermi conto che si trattava del secondo miracolo, avevo già la mente proiettata  sui lunghi periodi di sfiga che m’avrebbero atteso, tanto per far “Quadrare i conti”…

Quattro bicipiti da canocchia si producono in uno sforzo inaudito e BAGARRE  sobbalza sulle selle dello stradale.  Filippo capisce l’antifona (siamo solo all’inizio delle fatiche) e si dissolve a velocità tripla di quella con cui si era materializzato: resto solo come un pataca con tutto il resto da fare.  Rientro a casa semilucido, sporco, affamato ma con la barca bella impacchettata.

Ora è tutta discesa:  mi metto a preparare la borsa ed  in un attimo è pronta: come mai?

  Non lo so, ma per oggi può bastare.

 Domani comincia la vacanza e posso finalmente dormire più del solito.

Giovedì ore 6:15 giù dalla branda, cominciano le vacanze! Raccatto i bagagli e m’accorgo d’avere  la borsa fuori stazza: azz, è troppo leggera! La apro e ci trovo dentro solo le infradito, ribalto l’armadio e questa volta la riempio davvero. Sono pronto per partire.

Passo a Prendere Jean Martin ed entriamo in autostrada con Schiaffo ed i nostri prodieri  che ci seguono a ruota. Durante il viaggio parlo con Jean di tutto,  fuorchè di vela .

Dopo tre ore, la donnina del navigatore m’avverte che siamo arrivati e decreta la fine delle chiacchiere!

Scendiamo dalle auto ed incontriamo gli amici che eravamo abituati a salutare con un abbraccio: non si può più, ma va bene lo stesso.

Stiamo tutti bene, c’è sole, vento, è giovedì, ed invece di lavorare, fra poco saremo in acqua per navigare: direi che malgrado tutto possiamo considerarci anime fortunate!

Una delle certezze che mi ha accompagnato nella zingarata pescarese è che con Andrea a bordo mi diverto sempre e poi m’asseconda nelle mie nevrosi ( molti timonieri ne hanno gli armadi pieni).  Facciamo una breve uscita, rientriamo, spalmiamo la “Cremina” sullo scafo della barca (dicono che serva), doccia, cena ed a nanna di filata.

Venerdì:  partiamo con un solo un obiettivo: divertirci. Ma come fai a divertirti se alla prima prova giri subito primo alla boa di bolina!?  Streeeeeess!!!!

Chiudiamo terzi , sono già più tranquillo. Seconda prova dodicesimi: ah, che sollievo!  Galleggiare nella pancia del gruppo mi trasmette una certa tranquillità d’animo. Chiudiamo la giornata con un terzo: non ricordo bene come sia andata, ma…”Prendi su e porta a casa”.

Rientriamo a casa allegri, la zingarata sta prendendo corpo. Chiamo il mio amico  e capoflotta Giovanni per aggiornarlo sulle nostre prodezze: anche lui è soddisfatto, ma si sa, la regata deve ancora inziare. Cauto ottimismo.

Sabato: Anche oggi il nostro obiettivo non è cambiato ma Bagarre scalpita, galoppa e ci regala altri  due bei piazzamenti. L’OCS nell’ultima prova ci fa tornare coi piedi per terra. Chiamo Giovanni e lui è molto felice per come ci sta andando.

La sera siamo alla memorabile cena e salutiamo con un po’ d’anticipo la bella compagnia degli amici : peccato, ci stavamo divertendo, ma forse questa volta può  valerne la pena.

Durante la notte, qualche pensierino mi ha un po’ turbato il sonno.

Domenica:  La prima prova ha messo a dura prova la pazienza d’Andrea perché sono partito  in anticipo senz’alcun motivo. Ho fatto tutto da solo e si è visto……..peccato, chiudiamo diciottesimi. Siamo riusciti a concludere le due ultime prove al secondo posto, solo perché siamo riusciti a “Voltare pagina”.

La vela, come nessun altro sport insegna questo.

Mentre rientriamo in porto, qualche equipaggio  timidamente si “Sbottona” e ci dice che abbiamo vinto. Andrea Carloni  ci raggiunge col gommone e c’investe una pioggia di foto: eravamo arrivati a Pescara a fari spenti  e di colpo ci sentiamo visibili.  Ancora sono incredulo ed ancora non ce la sentiamo di gioire perchè non sopporteremmo  un eventuale delusione: calma,  aspettiamo la classifica definitiva. Sorridiamo perché siamo molto soddisfatti e ci stiamo divertendo un mondo. Mi trovo con l’animo sospeso, come un atleta dopo l’arrivo,  in attesa di leggere che i risultati compaiano sul tabellone. Appena poggio i piedi a terra, Francesco e Marco ci abbracciano forte ed anche loro sono felici,  poi arrivano  a complimentarsi Antonia, Paolo,  Romeo, Alexandre, Enrico e tutti gli altri.

Sciacquiamo la barca e la impacchettiamo  come sempre: siamo gli stessi di tre giorni fa, anche se abbiamo vinto. 

Premiazioni,  tuffo in porto, e tanti sinceri complimenti  ricevuti con autentica gioia da tutti.

Jean Martin è già a Rimini e mi faccio il viaggio di rientro da solo:  il sole tramonta ed il Duca bianco canta HEROES.

Ringrazio gli amici Pescaresi ci hanno ospitato con una generosità  straordinaria che solo loro offrire.

Un particolare ringraziamento a Daniela: grazie alla sua “invisibile” regia non lascia nessun dettaglio al caso e ci mette l’ ”Anima” per garantire che l’attività della nostra Classe sia sempre “Serious sailing, serious fun”!

A Pescara partecipai alla mia prima regata Snipe una dozzina d’anni fa, con la barca prestata da Giovanni De Carolis il glorioso MATTI’ IV ed è anche per questo che qui torno sempre  volentieri.

Andrea  è una persona  ed un prodiere straordinario: assieme a lui, Alberto ed il giovane Cabrini ho condiviso una bella “Zingarata” all’insegna del divertimento, dello sport e dell’amicizia.

Questa volta però,  il divertimento ha avuto un sapore particolare!

Di questo campionato porterò sempre con me il ricordo dei sorrisi, l’affetto ed il calore degli amici.

Giuseppe

Campionato Italiano Assoluto 2020

On line il Bando di Regata e il modulo per l’autocertificazione stazza del Campionato Italiano Assoluto in programma a Pescara nei giorni 18- 19 -20 settembre 2020.

Le iscrizioni dovranno essere regolarizzate attraverso l’App MyFedervela e comunicazione mail al Comitato Organizzatore entro le ore 24.00 dell’11 Settembre 2020, unitamente alla ricevuta di pagamento della quota d’iscrizione a mezzo bonifico bancario all’indirizzo di posta elettronica info@lascuffia.it