Molte foto sono passate sui social, svariati messaggi di complimenti e ringraziamento ci sono arrivati e tanti articoli sono stati pubblicati. Questo ci ha fatto sentire non dei meri partecipanti ad una regata (la regata della nostra vista) bensì parte di una Famiglia.
Questo è il motivo per cui abbiamo scelto la Classe Snipe, una grande famiglia che si diverte insieme ed è capace di grandi regate a partire dai campionati del mondo con nomi blasonati fino alle piccole regate di circolo dove l’agonismo non manca.
Come potevamo quindi esimerci da ringraziare tutti voi: lettori, snipisti, fancazzisti, … che avete reso possibile tutto ciò.
E quale modo migliore di raccontarvi le nostre avventure all’insegna del divertimento e dell’agonismo.
Tutto è iniziato ormai a stagione inoltrata quando ci è stata fatta una proposta, qualcuno definirebbe indecente. Partecipare ad un campionato del mondo Juniores. Grazie Peppe per avercela fatta e aver creduto in noi!!
Con sgomento abbiamo subito accettato senza neanche avere il tempo di metabolizzare cosa stessimo andando a fare. Pian piano ci siamo resi conto della portata che una regata di questo tipo potesse avere e di che cosa volesse dire affrontare tale impresa. Per fortuna siano stati assistiti e ben indirizzati/spinti dalle retrovie, abbiamo quindi iniziato ad allenarci seguiti da Alessandro Bari, come da Antonio Bari, Gabriele Bernardis, e il buon Zua. Un grande ringraziamento anche a Paolino.
Pian piano i giorni passavano e noi ci avvicinavamo sempre più alla fatidica data di partenza. Con essi noi apprendevamo sempre di più sia di tecnica che di conduzione della barca, come anche di assetto e messa a punto. Non possiamo nascondere che un po’ di ansietta, mista a felicità cresceva dentro noi. Fino ad una caldissima mattina di luglio, il 25 ci siamo ritrovati catapultati nel sogno senza neanche essersi resi conto di aver fatto più di venti allenamenti in un mese. Dopo aver preso in consegna la barca a noleggio, un velocissimo controllo che tutto fosse in ordine e poi subito alla stazza di barca e vele. Finalmente un minimo di tranquillità per sistemare il tutto come ci hanno insegnato, con una centratura degna di essere chiamata tale. Quindi abbiamo riarmato la barca e con un veloce setup siamo usciti per provare il campo e fare un mini-allenamento.
Finalmente il primo giorno del campionato con cerimonia di apertura dell’evento, molte foto, presentazioni ad eventi, lo scambio dei guidoni sociali, la sfilata di tutte le nazioni partecipanti. Però un campionato del mondo non è solo questo, ovviamente… C’è anche la vela (per fortuna)!!! Quindi improvvisamente il primo giorno di regata, volenterosi di regatare per la prima volta in oceano e vogliosi di arrivare davanti a tutti. Un bel vento steso, onde ben formate e gestibili anche da noi gente di lago e siamo riusciti a portare a casa due belle prove, tre ore in acqua. (Spoiler alert: non siamo arrivati primi!!) Però abbiamo un buon passo di bolina, entrambe le partenze sono andate bene, però perdiamo durante le poppe dove gli altri equipaggi sono molto più veloci di noi. Rientrati abbiamo passato un po’ di tempo sulla barca per sistemare due tre cosette. Poi, un po’ per l’emozione, un po’ per il fisico da sollevatori di forchette, dopo la cena siamo crollati a letto.
Giorno due simile al giorno prima, bel vento, belle onde, navigavano nella flotta con un po’ più di umiltà, ma sempre con la voglia di combattere. Peccato per la seconda prova dove una rottura ci ha fatto rimanere nelle retrovie.
Giorno tre molto più impegnativo. Partenza anticipata alle 11:00 (di due ore), più vento dei giorni precedenti e risultati in linea. Ci siamo divertiti un sacco, abbiamo migliorato la conduzione della barca con vento forte e soprattutto le onde grandi come mai prima d’ora avevamo visto. Ovviamente siamo rientrati dopo più di quattro ore in acqua (la seconda prova è durata più di un’ora e venti), più distrutti del giorno prima.
Al quarto giorno viste le previsioni meteo hanno anticipato la partenza di un’ora e siamo subito scesi in acqua. Purtroppo, Eolo non ci ha assistito e siamo rimasti tutto il pomeriggio in acqua nella speranza di fare almeno una prova. Condizioni strane (almeno per noi): onda alta e lunga forse residuo del giorno precedente a poca aria. Solo sul tardi una brezza si è alzata e siamo arrivati a stare anche alle cinghie, almeno una prova portata a casa. Purtroppo, abbiamo preso una bandiera gialla in bolina il che ci ha penalizzato.
Per l’ultimo giorno solo una prova prevista, ma l’assenza di vento non ci ha permesso di fare nemmeno quella.
Ovviamente non sono trascurabili tutti gli attimi a terra passati con i nostri amici/avversari che hanno reso quest’esperienza ancora più indimenticabile.
Quindi grazie a tutti che negli anni si sono impegnati e che continuano a farlo per aver creato una così bella Classe.
Grazie a tutti quelli che ci hanno sostenuto e spinto negli anni per arrivare fino a dove siamo arrivati.
Grazie a tutti quelli che ci saranno e che continueranno a far crescere la nostra classe e flotta, noi saremo lì con voi e ridere, scherzare (siamo pur sempre giovani fancazzisti) e a regatare.
In conclusione, il nostro primo campionato del mondo Juniores è stata una grandissima esperienza. Forse è meglio se correggiamo il titolo:
IL NOSTRO PRIMO CAMPIONATO DEL MONDO (E DI SICURO NON L’ULTIMO)…

