La edizione 2022 delle Vele di San Ruffino, ormai la 13ª, si è svolta una ventina di giorni più tardi rispetto alla data consueta del 24-25 aprile degli anni scorsi. Il posticipo ci ha regalato una clima dolce da prima vacanza estiva, con la rigogliosa vegetazione che circonda il lago in piena fioritura. Quest’anno Stefano ed Anna, gli organizzatori hanno fatto regatare oltre a noi gli Optimist e gli Open Bic, in totale una quarantina di barche in acqua. Ottima idea! Sinceramente non mi aspettavo tanta gioventù, al punto che il prossimo anno potremmo provare a mettere qualche ragazzo a bordo con noi, inventandoci magari un format di regata che preveda una sorta di Medal Race dei giovani timonieri con uno di noi vecchi a prua! La regata è stata, come sempre, con l’esito sospeso fino all’ultimo metro; in questo lago, non puoi rilassarti nemmeno se hai 400 m di vantaggio sugli altri perché in un minuto potresti perdere tutto! Cinque prove disputate con vento di direzione ed intensità variabili. E’ stato premiato chi ha saputo adeguare le regolazioni, assetto e conduzione a questa giostra bizzarra, è vero! Bagarre dalla partenza all’arrivo degno di un palio fra equipaggi abruzzesi, bolognesi e romagnoli, tesi ma con il sorriso in pieno stile Snipe. Due prove disputate nella prima giornata. La sera, il Sindaco di Montefalcone, uno degli incantevoli paesi che domina il lago, ci ha guidati in una bella visita del centro storico, con vedute che spaziavano dalla catena dei Monti Sibillini al Gran Sasso e fino al Mar Adriatico: semplicemente incantevole! Durante la cena, a base delle specialità locali, poi il presidente di un’ Accademia Gastronomica (di cui non cito il nome), ha fatto una solenne promessa che da sola, merita di farci partecipare alla prossima edizione! Seconda giornata pienamente estiva con tre prove disputate, precedute a terra dalla benedizione di tutte le barche. Era tanto che non stavo così bene. Grazie San Ruffino, ci vediamo il prossimo anno!