Bracciano: il resoconto di Ivo Gattulli

IMG_20200720_082700_154La Zonale dello scorso week end sarebbe dovuta essere la quarta zonale della stagione 2020 in IV Zona, penultimo atto del Campionato iniziato (provvidamente) a Febbraio, nelle acque quest’anno mai del tutto invernali di Anzio, e invece.. penultimo atto lo è stato sì, ma di un Campionato monco, ridotto draconianamente a sole 3 tappe, che si concluderà, per la prima volta da quando Enea prese a calci Turno, ai primi di Agosto.

Fatto sta che lo scorso w.e., dopo appena 5 mesi di break, un lock-down, svariati punti percentuali di PIL in meno, e la Ferragni che cerca un camerino dentro gli Uffizi (con buona pace del Magnifico che almeno non ha dovuto assistere anche a tale scempio), siamo riusciti finalmente a tornare in acqua, al sabato per una Sociale, condita da condizioni a dir poco.. eterogenee, a far da aperitivo (chiamarlo warm up fa ridere) alla Domenica di Zonale, nella quale abbiamo condiviso il Campo con Classe A (Zonale pure per loro), FD e Contender (per loro invece Nazionale), in una versione iper-fritto-misto-di-lago che sicuramente non è facile da gestire ma che tutto sommato si è rivelata meno peggio di quanto ci si potesse ragionevolmente aspettare.. almeno per gli snipe!

Al sabato 10 barche in acqua, condizioni da 0 a 16..almeno.. e non necessariamente lungo una curva regolare.. complicate da salti e strisce buoni da giocarseli su qualche Ruota.

Menzione d’onore, in un simile rompi-capo, per la Zia Ubi che con a prua la giovane Giulia, brillante esponente della panchina della Zia Ubi, panchina non meno lunga di quella del Sacchi del Milan-che-vinceva-tutto, si sparano un 2 e un 5 tale che a sera la Zia sta rilasciando interviste alle TV locali! Bravissimi!

Il giorno dopo invece comincia dopo una notte durante la quale la tramontana, entrata in occasione dell’ultima prova del giorno prima, pur dovendo da previsione in realtà non ha mai mollato.. e infatti continua gagliarda per tutta la mattina, mentre la Zona è scossa (letteralmente) dalla notizia che il CdR abbia pensato bene di anticipare la partenza alle 12.00, scatenando una panoplia di reazioni su what’s.app quasi sempre composte (tipo “moriremo tutti!”), e correlate corse per raggiungere il lago, che si risolveranno tutte per il meglio, compresa l’apparizione di Kekko che alle 10.30 aveva ancora la barca sullo stradale, e gli Straccioni che arrivano da Anzio senza nemmeno portare un pacco di ciambilline al vino (poi il Segretario mi chiede perché li meni..).

Questa volta si tratta di una Zonale e sulla linea gli snipe diventano ben 12, con il lago imbiancato da una lieta tramontanella che pare ignorare il fatto scientifico che la tramontana estiva, al mezzo dì sul Lago, semplicemente si ritira.. in realtà si rititerà, ma mai per più di qualche minuto, tornando sistematicamente con molti salti e altrettanti giri di sartie.

Appare chiaro che tra il vento, l’onda, e la scelta del luogo, il CdR avrà di che tribolare per tenere la barca comitato in posizione: hanno centrato una parete di fango praticamente verticale, che da 125m va oltre i 150m, da centro lago verso riva quindi a verso di tramontana.. su una roba del genere non c’è ancora che tenga, nemmeno andasse giù un team del Com.Sub.In a rivettarcela: mappa batimetrica non mente purtroppo!

Questo, più le quattro flotte, porteranno via non poco tempo, tanto che non ricordo quale sia stato l’ordine di partenza per la prima prova, ma è facile ricordare che se la siano portata a casa Piperno-Tinoco, inseguiti da Cislaghi (al debutto sullo snipe) e Milla (a fare da tutor e da prodiere sulla stessa barca), seguiti da un rientrante Piero Poggi, che per la grande occasione ha convocato over-night il suo fido Gemini, con il quale si porteranno a casa invece la seconda prova!

Dietro ci si scambia palle-incatenate come al solito, ma con un occhio agli FD, che quando entra la botta e danno spi (strallato), tagliano il campo in formazione compatta, nemmeno fosse una carica di cavalleria, trasmettendo quella ineludibile sensazione di poterti ridurre in briciole anche solo passandoti vicino a 20kt.

Per la seconda prova, per le ragioni di cui sopra, ci vuole un po’.

Al momento di partire avremmo cambiato centra almeno 4 volte, stanti i cali e i rinforzi di intensità del vento, che salta anche, ma più o meno sempre dalla stessa parte.

L’evidenza delle difficoltà della Barca Comitato la dà la boa del contro-starter che puntualmente finisce e di molto sopravvento, inducendo partenze che sembrano rievocazioni di Trafalgar.

Anche la seconda prova riusciamo a disputarla durante una delle fasi di pressione, anche se qua e la qualche buco piomba a incasinare la situazione.

Davanti ci sono sempre i soliti, dietro la situazione si rimpasta di qualcosa, a perdere una rotazione o infilare un buco di troppo, non si rientra nemmeno a spinta.

L’attesa della terza prova, che scopriamo esserci lì per lì, sarà forse più lunga delle due precedenti.

Stiamo facendo prove lunghe un’ora abbondante ciascuna, il percorso è bello lungo (per i ns. standard), le attese pure, risultato siamo in acqua quasi da 5h e s’appresta il tempo limite.. ci salva giusto l’astronomia di Luglio.. ‘sta volta, per ragioni che da qualche parte ci saranno ma che onestamente ignoro, siamo gli ultimi a partire.

I primi due tentativi producono due richiami generali, causa la già detta questione del pin che finiva sempre e di molto sopravvento.

Al terzo tentativo colpo di scena: sulla Barca Comitato issano la BANDIERA NERA!

Mi aspetto sentire la flotta bofonchiare, ma niente.. al che è chiaro che non solo il CdR bensì anche la flotta snipe della IV Zona ignori il fatto che la Classe Snipe non contempli l’uso della Bandiera Nera.. la rassegnazione è tanto uniforme che quasi mi viene il dubbio che sia io a prendere un abbaglio, ma il dubbio me lo fugherà il Segretario Nazionale una volta a terra: la Nera non ci sta! Ma nessuno (io per primo) glielo va a dire.

Quindi partiamo con la nera, al pelo del tempo limite, tiriamo un bel bordo a sinistra, stocchetto, ri-andiamo a sx, verso una striscia di pressione che smeriglia l’acqua poco oltre, e dopo poco che ci viriamo dentro ci ritroviamo fermi.. non lenti, fermi. Tipo parcheggiati.

Mi guardo attorno, gli altri poco distanti sembrano andare, poi comincia a fermarsi qualcun altro, eccetto quelli che arrivavano da centro campo.. molliamo tutto e a momenti ci sta dare tangone..

Ripartiamo, di nuovo con un po’ di pressione, siamo finiti qualcosa oltre la lay di sx, e mentre punto la boa masticando il calendario dei santi cattolici, visto il primo che si è allungato e i due, che erano dietro, e che ci sono infilati davanti uscendo da centro campo, sento un gran strepitare da un gommone, che espone una “N”: fine della Zonale.. e vista l’ora, dritti a casa!

Che dire?

Della Ferragli agli Uffizi nulla, dei due giorni: intensi, e sicuramente faticosi, soprattutto dopo un break tanto lungo.

Onestamente non credo che nella stagione in cui ci siamo venuti a trovare, si possano valutare eventi o regate sulla base dei criteri che avremmo applicato pre-Covid.

La formula del super-frittone sia chiaro non mi piace, soprattutto con barche tanto differenti. Non mi piace nemmeno la decisione di accorciare un campionato già iniziato, stante anche la possibilità di completarlo come da programma, essendoci già delle altre regate in calendario da trasformare in Zonali, ma bisogna essere imbecilli di una magnitudo imbarazzante per non comprendere che in questo momento i Circoli stiano facendo una fatica del diavolo per consentirci di continuare col ns. amato giocherello, e pure la FIV, piaccia o meno, stia navigando in acque ignote, quindi c’è solo di che essere grati per quel che si riesca a fare, magari andando in acqua tutte le volte che si possa, cercando così di sostenere concretamente l’attività della Classe e dei Circoli che continuano a supportarci nonostante tutto.

Personalmente vorrei ringraziare il DS dell’AVB, che avendomi reso partecipe della preparazione di questa due giorni, mi ha dato modo di vedere dal vivo quanto questa volta sia stato particolarmente complesso, a cominciare dal dover rendere inaccessibile la Segreteria ai partecipanti per ragioni di distanziamento, e a seguire per tutto il resto, portando comunque a casa un evento sull’esito del quale non si poteva essere aprioristicamente tanto tranquilli, e tutti i ragazzi che hanno fatto assistenza in acqua nel week end, ossia buona parte della squadra Laser dell’AVB, che si sono fatti in quattro pro-bono, pure loro al sol fine di far giocare noi.

Ci si vede in acqua la prossima volta, con la speranza che sia presto!

Classifica sociale Bracciano 18 luglio

Classifica zonale Bracciano 19 luglio

 

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